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Polpette fritte

Per polpette, Messisbugo intendeva fette di carne sottile di vitello sottoposte a cottura. Ecco la sua ricetta : “Piglia la carne  e fanne fette sottili e pestale bene con la costa del coltello, e poi ponile in una terrina con sale, pepe e finocchio pestato, e  aceto, e l’aglio pestato non sarà disdicevole, e lasciale per quattro ore. Poi infarinale, e friggile”. Tralasciamo le salse, privilegiando l’arancio. Potrebbe essere interessante  servire queste polpette fritte, con qualche  goccia d’arancia, terminata la cottura, e, accanto ad esse, le polpette di carne di vitello trita, nell’accezione attuale, per esempio le palline di carne fritta di Giovanni Manzoni (Così si mangiava in Romagna (Berti,  1999,74) o altre d’uso comune.

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